Lo sport outdoor di Maratea, i sentieri, la via ferrata e le arrampicate.
Da giugno 2021 a Maratea è possibile praticare climbing e percorrere una delle vie ferrate più emozionanti e panoramiche. Partendo dal Centro Storico e percorrendo il tratto iniziale del Sentiero religioso di San Biagio, sarà possibile salire fino alla Statua del Cristo Redentore di Maratea, attraverso la Via Ferrata al Redentore, con due ponti tibetani. Inoltre due nuove pareti attrezzate per l’arrampicata a Capo La Grotta e Monte San Biagio. Non perdere lo sport outdoor di Maratea, le via ferrata e le arrampicate. per la tua vacanza adrenalinica in Basilicata.
La Guida dei Sentieri con 11 percorsi, è a cura dell’Associazione Amici di Maratea, che si ringrazia per i contenuti dedicati.
Vivi anche tu la Maratea Experience!
Classificazione dei Sentieri
Il dizionario Treccani ed il Codice della Strada danno del sentiero definizioni simili: “Via a fondo naturale tracciata in luoghi montani e campestri, in boschi e prati, dal passaggio di uomini e animali” il primo, “Sentiero (o mulattiera o tratturo): strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni e di animali” il secondo; dunque una via di larghezza generalmente limitata e lunghezza variabile, una traccia sul terreno, talora solo un segno tra gli alberi o sulla nuda roccia.
La Commissione Centrale Escursionismo del Club Alpino Italiano, associazione fondata a Torino nel 1863 su iniziativa di Quintino Sella, per definirne meglio le diverse tipologie riscontrabili ed evidenziarne l’interesse prevalente e il grado di difficoltà ha predisposto la seguente classificazione, a cui si fa riferimento anche nella presente guida:
– Sentiero Turistico (T)
Itinerario con percorsi evidenti, su stradine, mulattiere, comodi sentieri generalmente in bassa quota. Solitamente costituisce l’accesso ad alpeggi e rifugi. Richiede una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata
– Sentiero Escursionistico (E)
Itinerario che si svolge generalmente su sentieri o su tracce, o anche a quote elevate. A volte può essere esposto, su pendii erbosi o detritici, su tratti nevosi, con passaggi attrezzati non impegnativi. Richiede allenamento, senso dell’orientamento e conoscenza della montagna, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati
– Sentiero per Escursionisti Esperti (EE)
Itinerario che comporta singoli passaggi rocciosi di facile arrampicata, o attraversamento di canaloni nevosi, tratti aerei od esposti, passaggi su terreno infido. Richiede equipaggiamento e
preparazione adeguata, esperienza della montagna, passo sicuro, assenza di vertigini
– Via Ferrata o Attrezzata per Escursionisti Esperti con Attrezzatura (EEA)
Itinerario che comporta la progressione utilizzando attrezzature fisse presenti nel percorso (vie ferrate, sentieri attrezzati, corde e canapi). Richiede la perfetta padronanza nell’uso dei dispositivi d’autoassicurazione dinamica (sistema dissipatore). È considerata il limite massimo dell’attività escursionistica.
Gli itinerari descritti di seguito sono tutti di tipo turistico (T) ed escursionistico (E), eccetto la via ferrata al Redentore (EEA).
ESCURSIONI ED ATTIVITÀ SPORTIVE OUTDOOR
Trekking:
– Maratea Outdoor Experience SSD: +39 340 9076693,
– MondoMaratour Agenzia di Viaggi: +39 +331 9150695
– Club Alpino Italiano (CAI) – Sezione di Lagonegro: +39 331 9150695
Equitazione:
– Maratea Outdoor Experience SSD: +39 333 6007160
– Mararanch: +39 0973 871716
Kayaking:
– Maratea Outdoor Experience SSD: +39 333 4914562
INFORMAZIONI TURISTICHE
– Comune di Maratea: +39 0973 874111 – www.marateawelcome.it
– Pro Loco Maratea La Perla: +39 331 336 9037
– MondoMaratea Servizi Turistici: +39 0973 877797
Via Ferrata al Redentore
Inaugurata il 27 giugno 2021 la Via Ferrata al Redentore di Maratea si compone di due tratti.
1° tratto: fino alla variante di uscita del Sentiero dei Carpini. Difficoltà: PD poco difficile. Dislivello: 180 mt. Lunghezza: 250 mt.
2° tratto: ponti tibetani. Difficoltà: D difficile. Dislivello: 60 mt. Lunghezza: 90 mt
Partenza dal Centro Storico di Maratea, Sentiero di San Biagio. Arrivo Statua del Cristo Redentore.
VIA FERRATA AL REDENTORE
Dal centro di Maratea si percorre in senso antiorario l’Anello di Monte
San Biagio.
Lasciata la strada asfaltata a Capocasale si imbocca la scalinata e quindi l’ampio sentiero. A 300 metri si svolta a sinistra verso l’attacco della via ferrata e una bacheca ne riporta le norme di uso.
Attenzione! il casco va indossato già lungo il sentiero. Nei primi 150 metri dell’itinerario si superano una serie di brevi salti rocciosi verticali, aiutandosi con pioli infissi nella parete, mentre la vista si apre sull’intera Valle di Maratea e sulla costa sottostante.
Nei successivi 150 m il percorso è meno ripido, ma estremamente spettacolare, seguendo il ciglio della parete rocciosa che strapiomba sul blu intenso del mare.
A seguire la ferrata si fa decisamente più impegnativa, con tratti verticali su parete esposta e due ponti tibetani; da qui in alternativa è possibile prendere a sinistra il sentiero dei Carpini (Anello di San
Biagio) che conduce comodamente alla sommità del Monte.
A seguire non mancano le emozioni e le viste mozzafiato: un primo ponte tibetano porta ad un aereo spigolo roccioso dove ci si sentirà sospesi tra
mare e cielo, mentre un secondo ponte dà accesso all’ultimo pilastro di roccia che con un’atletica ascesa porta ai piedi del Redentore.
L’itinerario deve essere percorso da persone esperte nelle tecniche di progressione e sicurezza in via ferrata, facendo uso di casco, guanti,
imbragatura e set per via ferrata con doppio moschettone e assorbitore di energia.
Inesperti e minori devono essere accompagnati da adulto esperto. Non salire durante le ore più calde o in caso di minaccia di temporale.
L’itinerario è classificato EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura): poco difficile fino alla deviazione per il sentiero dei Carpini, difficile
nell’ultimo tratto dei ponti tibetani. Lunghezza 350 m, dislivello 150 m.
E’ obbligatorio indossare l’attrezzatura specifica e rispettare le norme di sicurezza.
Noleggio attrezzature presso le Agenzie specializzate.
Arrampicata Falesia Capo La Grotta
Nei pressi di Piazza Europa, a poca distanza dal Centro Storico, sono stati attrezzati 20 itinerari di arrampicata sportiva sulla Falesia di Capo La Grotta.
La Falesia Capo La Grotta è una tipica falesia calcarea alta circa 25 metri, in leggero strapiombo. Le linee di arrampicata sono 19 e seguono le concrezioni che rivestono l’intera parete, terminando spesso in grandi colonne pendenti.
La ricchezza ed abbondanza di concrezioni permettono un’arrampicata atletica, ma mai troppo impegnativa, con il 50% degli itinerari di grado 6a/6b, i restanti di grado 6c/7a.
L’esposizione ad ovest della parete consente di arrampicare al mattino anche nelle giornate estive. Si raggiunge in pochi minuti di passeggiata dal centro storico di Maratea: in dieci minuti da Piazza Europa o dal parcheggio coperto.
E’ obbligatorio indossare l’attrezzatura specifica e rispettare le norme di sicurezza.
Noleggio attrezzature presso le Agenzie specializzate.
Arrampicata Falesia San Biagio
Sulla Falesia del Monte San Biagio, sono stati attrezzati 25 itinerari di arrampicata sportiva.
La Falesia San Biagio è un bellissimo muro di calcare compatto in località Seta. Sul lato destro si presenta grigio e compatto, ma ben lavorato dall’acqua in gocce e lame, da appoggiato a verticale. Qui
sono state attrezzate undici linee tra 15 e 30 metri con difficoltà tra il 5b ed il 6b; altre quattro linee presentano difficoltà oltre il 7a, di cui
due da liberare.
Lungo la volta a stalattiti a sinistra sono stati attrezzati otto itinerari tra il 6c ed il 7b e una sola linea, da liberare, sale oltre lo strapiombo affrontando il compatto muro superiore.
L’accesso alla falesia dovrà avvenire rigorosamente tramite il sentiero segnalato che inizia al termine di Via Carlo Mazzei sul tornante che sale al Monte San Biagio, circa 20’ dal tornante.
E’ obbligatorio indossare l’attrezzatura specifica e rispettare le norme di sicurezza.
Noleggio attrezzature presso le Agenzie specializzate.
Sentieri - Percorso 1 - Anello di Monte Spina
Partenza: Acquafredda (Piazzetta Nitti) – Difficoltà: Escursionistico
Il percorso inizia e chiude nella piazzetta F.S. Nitti, adiacente alla chiesa di Acquafredda. Imboccato il vicoletto presso la chiesa si passa per Via Luppa, contrada Torretta, Zifanno e Andrana fino ad intersecare in salita la S.S. 18 al Km 223.
Attraversata la strada si incontra la Grotta dell’Eremita e si prosegue per la
Vucca d’u Crivu per poi inerpicarsi sul ripido versante roccioso attraverso una scala molto ardita detta “Scalidda”, eccellente punto panoramico, regno di falchi pellegrini e corvi imperiali.
Superato il tratto ripido si giunge al Tavolaro, pianoro sommitale a debole pendenza, intensamente terrazzato un tempo ricco di vigneti (fino alla prima metà del ‘900). La macchia a prevalenti mirto e lentisco si alterna a boschetti di leccio fino alla Fontana della Spina (650 m), punto di sosta dove si può riempire la borraccia e magari osservare il piccolo Triturus italicus nell’acqua dell’abbeveratoio.
Ripreso il cammino si ridiscende verso Acquafredda sul sentiero che si fa di nuovo aspro e roccioso. A quota 400 si incontra la targa in marmo in ricordo di Costabile Carducci, già deputato del Regno di Napoli, qui trucidato il 4 luglio del 1848 dagli accoliti di un prete sanfedista.
Più giù il sentiero confluisce nell’ampia carrareccia che arriva fino alle prime case di contrada Garottoli. Da qui per viottoli e scalinate circondate da carrubi e fichi d’India si raggiunge il punto di partenza.
Sentieri - Percorso 2 - Timpa del Tuono - Monte Coccovello
Partenza: Timpa del Tuono – Difficoltà: Escursionistico
Il Monte Coccovello con i suoi 1512 metri domina la Valle del Noce ed il Golfo di Policastro. Ha forma tronco conica a base
ellittica orientata E-W, e quella superiore debolmente inclinata verso nord.
È costituito da rocce calcaree stratificate del Cretaceo e la superficie sommitale è segnalata come splendido
esempio di morfologia carsica, tempestata di doline di varie
dimensioni e forme che spesso ospitano giganteschi faggi e laghetti stagionali.
Generalmente il sentiero si raggiunge in macchina dalla ex strada statale 104 fino al bivio per San Costantino
e proseguendo sulla strada di servizio all’antenna per telecomunicazioni di Timpa del Tuono (1176 m).
L’attacco è in corrispondenza dell’ultimo tornante (1097 m), segnalato da vernice rossa e da una vecchia freccia direzionale in legno. Il sentiero è tracciato con vari segni, tra cui anche le bandierine bianche e
rosse.
Seguendo le indicazioni si sale lentamente costeggiando
il versante occidentale, per un lungo tratto all’ombra di ontani e faggi. Il tracciato continua sul versante nord tra la vegetazione rada o assente seguendo l’alternarsi delle doline e talora facendosi largo tra le felci molto folte.
Arrivati in cima si cammina a
scelta sulle rocce di cresta per godere della splendida vista o
sul pianoro erboso stretto e lungo dove spesso nella stagione estiva le mandrie pascolano tra le splendide fioriture.
Sentieri - Percorso 3 - Anello di Acquafredda
Partenza: Acquafredda (Parcheggio FFSS) – Difficoltà: Turistico
Il tracciato è stato ideato e segnato dall’Associazione Scuola&Vita in collaborazione con la Sezione CAI di Lagonegro.
In senso orario, dal parcheggio nei pressi della stazione ferroviaria si prende la scalinata che scende alla Spiaggia Grotta della Scala.
In fondo si svolta a destra sulla scogliera e, costeggiando la falesia conglomeratica, si raggiungere la Spiaggia Luppa passando sotto Villa Nitti.
Sul bordo interno della scogliera sono diffusi il finocchio marino e l’enula bacicci, entrambe piante eduli chiamate “crìtini”. Si prosegue in salita su Via Luppa e, per stradelle secondarie, si arriva fin su ai Garottoli e alla statua in gesso della Madonnina (164 m), posizionata su questo panoramico
promontorio roccioso il 31 maggio 1964.
Ritornati sull’anello, si
scende al parcheggio adiacente al vallone Chiesa e si continua
su Via Cagliari per poi imboccare il sentiero che porta a Piano degli Zingari (169 m).
Lasciato il nucleo di suggestive case dirute si scende verso la Rotondella e, attraversata la statale, giù sulla Spiaggia Porticello. Tra la macchia profumata di mirto si ritorna
a ridosso del mare seguendo il profilo squadrato del promontorio dominato dall’antica torre di guardia.
Dalla torre si cammina 200 metri su strada sterrata e si svolta a sinistra per godersi l’ultimo tratto di sentiero molto panoramico, recentemente recuperato.
Ancora 300 metri e si ritorna al punto di partenza.
Sentieri - Percorso 4 - Acquafredda Piana del Lago Colla
Partenza: Acquafredda (Via Timpone) – Difficoltà: Escursionistico
È l’antica mulattiera per la Valle del Noce e la Valle di Maratea, percorso quotidiano di contadini e allevatori, via di piccolo commercio e di scambi, in particolare del sale.
È un tratto del lunghissimo “Sentiero dei due mari”, il 621 del catasto regionale, e parte nei pressi dell’Hotel Villa Cheta dove è affissa la mappa.
Subito la ripida salita che porta alla Rotondella e poi a destra fino in fondo alla strada cieca, dove il sentiero è segnalato da un cartello.
Superato il cancelletto verde si continua per 200 metri fino al bivio di Piano degli Zingari e si svolta a destra dove è un secondo cancelletto rudimentale.
Da qui si sale costantemente tra la vegetazione rada passando per le località Chiusa e Galiuni, dove sono alcune casette dirute ed un lungo muro a secco.
A quota 600 circa, incrociata la carrareccia, si svolta a sinistra. Giunti al valico Vucca d’Ovu (748 m) si va in salita sulla carrareccia, ammirando il M. Coccovello e la pittoresca Piana del Lago, classico pianoro carsico.
Giunti a quota 840 si prosegue in discesa, per un lungo tratto all’ombra del fitto bosco di carpini, fino al Passo Colla (594 m).
Per chi ha sufficienti energie si segnala la possibilità di deviare a destra a quota 800 e raggiungere Colle della Salvia (940 m) apprezzato decollo per parapendisti e punto panoramico sulla costa di Acquafredda.
Sentieri - Percorso 5 - Capo La Scala - Croce di Monte Crivo
Partenza: Brefaro (Capo La Scala) – Difficoltà: Escursionistico
Il sentiero inizia a Capo La Scala, nei pressi dell’impianto sportivo, segnalato da un cartello. Si sviluppa completamente in salita fino in vetta percorrendo i brulli versanti sudorientali di Monte Crivo.
I primi 2700 metri seguono la carrareccia sassosa che conduce nei castagneti di Trecchina, sulla strada provinciale.
Arrivati all’Aria dei Pedali (874 m), ampia e pianeggiante zona di valico, in estate completamente coperta da alte felci, si svolta a sinistra seguendo la staccionata e quindi a destra, verso NE, appena superato il gruppetto di alberi.
Pochi metri in salita e poi di nuovo verso sinistra in direzione NW, lungo la traccia che sale monotona a mezzacosta raggiungendo il piccolo pianoro di quota 1000. Il sentiero va quindi in direzione W-NW seguendo facilmente l’impluvio dal fondo terroso ricoperto di felci e a
tratti terrazzato, fin su alla cima del versante dove è la croce in ferro (1147 m).
Punto panoramico d’eccezione che spazia sulla Valle di Maratea e sui monti circostanti, ospita questo segno di fede dagli anni ‘50 del secolo scorso. Da qui è possibile raggiungere la vetta di Monte Crivo (1277 m) seguendo la cresta e muovendosi con attenzione tra le aspre rocce calcareo-dolomitiche.
Per il ritorno si può utilizzare lo stesso tracciato oppure, in alternativa, seguire la segnaletica del percorso “Maratea Skyline” che ritorna sulla carrareccia un po’ più a valle del valico.
Sentieri - Percorso 6 - Anello di Monte San Biagio
Partenza: Maratea (P.zza Buraglia) – Difficoltà: Turistico
Denso di storia e bellezze naturalistiche e paesaggistiche il percorso inizia e termina nel centro storico di Maratea. Si parte da Piazza Buraglia verso Piazza Vitolo e si sale lungo la ripida Pendinata per arrivare all’ex convento dei Cappuccini. Sulla destra si prende la stradina che conduce nei pressi della chiesetta dedicata a S. Maria delle Grazie recentemente riconsacrata.
Qui si imbocca sulla sinistra il sentiero storico dal fondo roccioso che conduce al monte. Il percorso di circa 1500 metri è gradevole all’ombra del fitto bosco di carpini e lecci, ricco in primavera di ciclamini e orchidee selvatiche.
Sulla sommità stretta e lunga,
difesa da pareti rocciose subverticali e versanti aspri e scoscesi, fu edificata a partire dal V-VI sec. d.C. Maratea superiore, di cui si osservano i ruderi.
Visitata la Basilica di San Biagio e la monumentale statua del Redentore si riprende il cammino in discesa tagliando sulla destra i tornanti della strada provinciale.
Alle prime case di Santa Caterina si svolta a destra sul percorso ampio e panoramico che a circa 1200 metri incrocia la strada provinciale nei pressi di Capocasale, tra i più antichi rioni di Maratea.
Pochi metri di asfalto e ancora a destra giù per gli antichi vicoletti fino al punto di partenza, tra vecchie case e palazzi impreziositi da portali in pietra e balconi fioriti che regalano scorci davvero pittoreschi.
Sentieri - Percorso 7 - Scalinatelle
Partenza: Maratea (P.zza Buraglia) – Difficoltà: Turistico
L’antica via di collegamento tra il centro storico e il Porto inizia a Piazza Buraglia (295 m), segue per un breve tratto Via Cavour e di fronte alla Chiesa dell’Addolorata scende a destra per la Salita Aspromonte e Via S. Maria delle Grazie.
In fondo alla scalinata si svolta a sinistra per Via Piedi li Cirasi che porta sulla strada provinciale, attraversata la quale si continua sulla sinistra fino alla piazzetta S. Francesco, davanti all’ex convento dei Paolotti, oggi sede dell’Istituto Tecnico Alberghiero. Lasciata la piazzetta si scende ancora per la lunga scalinata di San Francesco che arriva in località Ondavo, piccola area pianeggiante, terra di antichi orti.
Andando avanti si incontra la cappella affrescata di Santa Lucia (XV sec.) e, attraversata la strada statale 18, si passa davanti al vecchio lavatoio alimentato dalla vicina sorgente. Giunti in fondo alla stradella si svolta a sinistra e, scavalcata la ferrovia, subito a destra per arrivare sulla Strada Panoramica, nei pressi della fermata degli autobus.
Qui dal sottopasso si accede all’ultima rampa di scale che conduce alla piazzetta del Porto, l’unico borgo di pescatori della costa.
Il tragitto si può fare anche in salita e prende il nome di “Mille gradini al Cristo Redentore” qualora si decida di non fermarsi al centro storico ma di raggiungere il Monte San Biagio seguendo da Piazza Buraglia l’omonimo sentiero ad anello in senso antiorario.
Sentieri - Percorso 8 - Maratea - Madonna della Pietà
Partenza: Maratea (P.zza Buraglia) – Difficoltà: Turistico
Da Piazza Buraglia si cammina verso Via Cavour e tra vicoli e scalinate si sale a Largo S. M. Maggiore, davanti all’omonima chiesa matrice.
Presa la scalinata adiacente all’hotel La Locanda delle Donne Monache si svolta a destra su Via Mazzei fino all’incrocio con la strada provinciale.
Pochi metri in discesa sull’asfalto ed ecco sulla sinistra una vecchia freccia direzionale indicare l’imbocco di questo tracciato storico ricco dei segni di lavoro e fede.
Ad un centinaio di metri, in fondo al filare di cipressi, in località S. Giovanni, sono le croci del Parco della Rimembranza in ricordo dei caduti del primo conflitto mondiale; altri 600 metri ed ecco il rudere della cappella dedicata a S. Paolo, tra l’erica in fiore; a 800 metri infine la Cappella della Madonna della Pietà, databile al XVII secolo.
Camminando, poco più avanti, si svolta a destra sulla strada carrabile della Marinella, che con pendenze piuttosto elevate si raccorda alla strada litoranea.
Lungo la strada, 200 metri dopo il secondo tornante, sulla sinistra, una piccola scaletta conduce alla Grotta di Zù Iancu, recentemente riconosciuta come tomba romana ipogea del IV sec. d.C.
Giunti all’incrocio sulla strada statale si può scegliere di svoltare a destra e visitare a 100 metri la Grotta delle Meraviglie, oppure a sinistra e seguire le indicazioni per le spiagge Cala di Don Nicola (o Macarro) e Cala Jannita (o Nera).
Sentieri - Percorso 9 - Santa Caterina - Castrocucco
Partenza: Santa Caterina (Bivio) – Difficoltà: Turistico
All’incrocio di Santa Caterina (490 m) la Cappella della Madonna di Fatima indica l’attacco del tracciato. Nei pressi del cimitero l’asfalto lascia il passo alla sterrata che continua sinuosa in un alternarsi di saliscendi lungo l’ampia cresta della Serra fino a Ririminni (323 m).
Passate le cave dismesse di inerti, il panorama si alterna dal mare alla montagna spaziando dalla costa frastagliata di Marina alle frazioni montane Massa e Brefaro, ai monti di Tortora e di Trecchina.
Spazzata generalmente dalle brezze marine la macchia rada e bassa offre i profumi del mirto e del rosmarino e i colori tenui dei fiori di erica.
A Ririminni (323 m) s’incrocia a sinistra la strada proveniente da Massa, sulla destra un uliveto e l’abbeveratoio alimentato con acqua potabile dove spesso sostano le mucche podoliche.
Più avanti c’è la vecchia aia, poi la strada sale ancora per l’ultima volta lungo il versante occidentale della Serra di Castrocucco fino alla lunga barriera paramassi.
Oltre, la carrareccia scende rapidamente con cinque tornanti sulla strada statale, verso le acque cristalline di
Valle d’Acqua, spettacolare insenatura tra Punta Citrosello e Punta Caija.
Attraversata la strada una freccia indica salendo a sinistra l’imbocco dell’ultimo tratto di sentiero che porta alla Secca e quindi alla Spiaggia di Castrocucco in uno scenario incantevole tra querce secolari e piante di ginepro.
Sentieri - Percorso 10 - Maratea Skyline
Partenza: Acquafredda (Piazzetta Nitti) – Difficoltà: Escursionistico
È il lungo percorso di cresta per camminatori esperti che va da Acquafredda a Castrocucco: passa obbligatoriamente per le cime di M. Frascosa, Timpa del Tuono, M. Coccovello, M. Crivo, M. San Biagio e Serra di Castrocucco e interessa anche i territori comunali di Rivello e Trecchina.
Ideato e proposto nell’ambito del progetto di sviluppo turistico locale che ha coinvolto nel 2016 i comuni della Valle del Noce, è stato finanziato e quindi completato nella primavera del 2020.
In esso si legano ed integrano diversi tratti dei sentieri precedentemente descritti. Si sale alla Fontana della Spina sul sentiero 1 e si continua di cresta tra boschi di leccio e carpini fino alla Timpa del Tuono (1176 m). Da qui inizia il sentiero 2 che porta ai paesaggi carsici di M. Coccovello (1512 m).
Si scende a contrada Sorba e su carrarecce e strade carrabili si arriva a Trecchina. Di nuovo in salita si va in cima al Monte Crivo (1277 m) per poi ridiscendere a Capo la Scala, collegandosi a quota 700 al sentiero 4. Si cammina sulla strada provinciale fino al bivio di S. Caterina e seguendo il tracciato 6 si raggiunge M. San Biagio (644 m). Ritornati al bivio (490 m) si imbocca e si segue il sentiero 8. Passato Ririminni, in località Niculaci, si svolta a sinistra per salire sulla Serra di Castrocucco (742 m). Ripreso il sentiero 8 si
prosegue fino alla Secca ed alla Spiaggia di Castrocucco.
Sentieri - Percorso 11 - Monte Sirino - Porto di Maratea
Partenza: Lagonegro (Lago Laudemio) – Difficoltà: Escursionistico
È il lungo percorso intercomunale per camminatori esperti, ideato e realizzato contestualmente al Maratea SkyLine, che collega il Lago Laudemio, sul versante nord del Massiccio del Sirino, al Porto di Maratea.
Inizia dal Rifugio Italia (1518 m), nei pressi del laghetto di circo glaciale, e sale, nel primo tratto tra i faggi e poi zigzagando sul brullo versante carbonatico, fino al M. Papa (2006 m), la cima più alta, dalla quale lo sguardo spazia dal Mare Ionio al Tirreno.
Si prosegue in quota fino al santuario della Madonna di Sirino (1907 m) per poi scendere lungo il versante meridionale al Lago Sirino (784 m), pittoresco laghetto collinare, frazione di Nemoli.
Si continua in discesa passando per il caratteristico centro di Nemoli, fino al Torrente Sonante (233 m), per poi risalire verso Rivello, borgo tra i più belli della Basilicata. Visitati il convento di S. Antonio con gli splendidi affreschi del Todisco, il museo archeologico e le tante chiese si riprende il cammino, in discesa fino al ponte romano sul Fiume Noce (317 m) per poi risalire verso Capo d’Elci e Sovereto (510 m).
Al bivio si prende a sinistra la strada di mezzacosta che costeggia il M. Coccovello fino al Passo Colla (594 m), sovrapponendosi per un tratto al Maratea SkyLine.
Da qui per carrarecce e sentieri si taglia l’ampia Valle di Maratea fino a Piazza Europa dove prendendo per Via Molo Piccolo ci si collega alle Scalinatelle fin giù al Porto.